I temi del sovrappeso e dell'obesità sono oggi più che mai rilevanti. Secondo l’OMS, oltre un miliardo di persone nel mondo presenta un eccesso ponderale e l’obesità è ormai riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per patologie metaboliche e cardiovascolari. Per questo motivo, negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso i rimedi naturali che possano supportare, in modo sicuro, percorsi di dimagrimento basati innanzitutto su modifiche dello stile di vita.
Nel 2019, insieme al collega Davide Donelli, ho pubblicato una panoramica scientifica dedicata proprio ai rimedi fitoterapici e micoterapici utilizzati a scopo dimagrante, analizzandone efficacia e sicurezza.
Cosa emerge dalle evidenze disponibili
Le sostanze naturali studiate non hanno tutte lo stesso meccanismo d’azione (Tabella 1). Alcune agiscono aumentando il senso di sazietà, altre riducendo l’assorbimento di nutrienti, altre ancora stimolando il metabolismo.
Tra i rimedi con maggiori dati a supporto troviamo:
- Garcinia cambogia (garcinia)
- Camellia sinensis (tè verde)
- Caffè verde
- Amorphophallus konjac (glucomannano)
- Chitosano
- Phaseolus vulgaris (fagiolo bianco)
Questi rimedi sembrano favorire una moderata riduzione del peso corporeo (solitamente all'incirca da 1 a 3 kg ogni mese di trattamento) in associazione ad alimentazione equilibrata e attività fisica, agendo su meccanismi diversi (metabolismo, assorbimento, regolazione dell’appetito).
E la sicurezza?
La parte più importante è proprio questa: molti integratori vengono percepiti come "naturali" e quindi automaticamente sicuri, ma la letteratura scientifica non supporta sempre questa convinzione.
Alcuni rimedi richiedono cautela perché possono interferire con certi farmaci; possono essere controindicati in gravidanza, allattamento o patologie specifiche; in alcuni casi sono stati descritti effetti epatici o cardiovascolari.
Per questo è fondamentale un inquadramento medico, prima di introdurre un integratore dimagrante.
E i funghi medicinali?
In letteratura emergono ipotesi interessanti su funghi come Ganoderma lucidum (Reishi), soprattutto per possibili effetti sul microbiota intestinale. Tuttavia, molte evidenze derivano da studi sperimentali, e non esistono ancora prove cliniche solide. Anche per questi rimedi serve prudenza, origine controllata della materia prima e una certa esperienza clinica.
Conclusioni
I rimedi naturali possono avere un ruolo complementare, non sostitutivo, in un percorso di controllo del peso che deve necessariamente basarsi sull'educazione ad un corretto stile di vita. Gli estratti più promettenti sono quelli che agiscono su metabolismo, sazietà e assorbimento dei nutrienti, ma l’approccio deve sempre essere personalizzato, valutato caso per caso.
L’indicazione più importante resta questa: prima di utilizzare estratti naturali dimagranti, è necessario un confronto con un medico formato in fitoterapia e nutrizione, per ridurre i rischi e scegliere strategie realmente adatte alla persona.
Riferimento bibliografico (da cui sono tratti anche la Tabella 1 e la figura sottostante)
Antonelli, M., & Donelli, D. (2019). Medicinal herbs and mushrooms for weight loss: an overview. Pharmanutrition and Functional Foods, 4(4), 12–17.
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