La propoli è una sostanza resinosa prodotta dalle api a partire da piante e resine vegetali. Il suo nome, che deriva dal greco "pro" (in difesa) e "polis" (città), racconta già il suo ruolo: proteggere l’alveare da batteri, funghi e predatori. Da millenni, anche l’uomo ne apprezza le proprietà, e oggi la ricerca scientifica ne sta esplorando il potenziale come rimedio integrativo.

Una revisione della letteratura scientifica ha analizzato le proprietà della propoli per capire quanto questa possa realmente aiutare come complemento terapeutico.

 

Composizione e proprietà

La propoli è costituita principalmente da:

  • Resine vegetali (50%).
  • Cere (30%).
  • Oli essenziali e aromatici (10%).
  • Pollini (5%).
  • Altre sostanze organiche (5%).

Questa combinazione le conferisce proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e rigenerative, alla base del suo impiego tradizionale in patologie del cavo orale, cutanee e non solo.

 

Benefici clinici

Gli studi suggeriscono che la propoli può essere utile in diversi ambiti. Per la salute del cavo orale, ad esempio, collutori, gel e unguenti a base di propoli sembrano ridurre la gravità della mucosite orale nei pazienti oncologici sottoposti a radioterapia o chemioterapia. Inoltre, possono aiutare a prevenire lesioni aftose, carie, parodontite e ipersensibilità dentale, e supportare il trattamento delle infezioni erpetiche da HSV-1.

La propoli ha mostrato effetti promettenti anche sul controllo della glicemia nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Studi clinici hanno evidenziato che l’assunzione orale di estratti in capsule può ridurre sia la glicemia a digiuno sia i livelli di emoglobina glicata, grazie a una combinazione di effetti centrali e periferici sul metabolismo del glucosio.

Alcune evidenze preliminari indicano inoltre che la propoli possa avere un ruolo complementare in altre condizioni infiammatorie o infettive, come problemi cutanei o genitali, sebbene siano necessari studi più robusti per confermare questi benefici.

 

Meccanismi d'azione e tollerabilità

Il meccanismo d’azione non è ancora del tutto chiarito, ma le proprietà antimicrobiche sono attribuite ai composti fenolici, mentre quelle antinfiammatorie derivano da molecole come l’artepillina C e l’acido caffeico. Gli effetti sul controllo glicemico sembrano invece legati alla regolazione della produzione di glucosio nel fegato e all’aumento dell’assorbimento di zuccheri nei muscoli.

In generale, la propoli è ben tollerata, ma possono verificarsi allergie o ipersensibilità. Alcuni studi suggeriscono che, se assunta per via sistemica, possa interagire con farmaci o influenzare la conta piastrinica, quindi cautela è consigliata in persone che assumono terapie mediche o altri integratori.

 

Considerazioni finali

Nonostante le limitazioni degli studi, le evidenze suggeriscono che la propoli può essere un rimedio naturale utile, in particolare per la salute del cavo orale e come supporto nel controllo della glicemia. Pur non sostituendo le terapie convenzionali, può rappresentare un valido complemento integrativo, capace di ridurre infiammazione, proteggere dalle infezioni e contribuire al benessere generale.

In sostanza, la propoli non è solo un tesoro delle api, ma un piccolo alleato della nostra salute, pronto ad affiancare le cure tradizionali con le sue proprietà naturali.

 

Dott. Michele Antonelli

 

Riferimento bibliografico

Antonelli, M., & Donelli, D. (2020). Clinical efficacy of propolis as an integrative remedy: A mini-review. Pharmanutrition and Functional Foods, 1 (Anno V).