Le nuove frontiere della balneoterapia: evidenze scientifiche e applicazioni cliniche

Negli ultimi anni, la balneoterapia, ossia l’impiego terapeutico delle acque termali e dei loro componenti naturali, sta vivendo una stagione di rinnovato interesse scientifico. Sempre più studi ne confermano i benefici, non solo per i disturbi per cui è tradizionalmente conosciuta, come osteoartrosi, patologie respiratorie croniche e psoriasi, ma anche per problematiche come obesità, insonnia, disturbi psichici, Long-COVID-19 e persino la riabilitazione oncologica.

Benché l’uso curativo delle acque e dei fanghi termali affondi le radici in epoche antiche, è soltanto negli ultimi decenni che la ricerca scientifica ha iniziato a studiarne i meccanismi in modo sistematico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto la balneoterapia come una forma di medicina integrativa a tutti gli effetti. Oggi, grazie a studi clinici e di laboratorio sempre più rigorosi, si sta costruendo un vero e proprio ponte tra la tradizione termale e la medicina basata sulle evidenze.

 

I nuovi orizzonti della balneoterapia

Le ricerche più recenti stanno mettendo in luce benefici concreti della balneoterapia in ambiti prima poco considerati:

  • Obesità e metabolismo: i percorsi termali, combinati con una corretta alimentazione e attività fisica, sembrano facilitare la perdita di peso e migliorare l’equilibrio metabolico, contribuendo anche alla gestione del diabete di tipo 2.
  • Qualità del sonno: i bagni termali favoriscono un sonno più profondo e rigenerante, probabilmente grazie a una combinazione di effetto miorilassante, regolazione della temperatura corporea e riduzione dell’infiammazione.
  • Benessere mentale: emergono prove sempre più solide sul loro effetto positivo nel ridurre stress, ansia e depressione, influenzando i livelli di ormoni come cortisolo e serotonina.
  • Long-COVID-19: le cure termali rappresentano un valido supporto riabilitativo per chi soffre di sintomi persistenti a seguito di un episodio di COVID-19, come stanchezza, dolori muscolari o difficoltà respiratorie.
  • Riabilitazione oncologica: sebbene servano ulteriori conferme, i primi risultati indicano un miglioramento del benessere fisico e psicologico nei pazienti dopo le terapie antitumorali.

Un ambito di ricerca particolarmente promettente riguarda il microbiota termale, l’insieme di microrganismi che popolano le acque e i fanghi termali e che contribuiscono alle loro proprietà uniche. Questi microrganismi sembrano svolgere un ruolo importante nel modulare la risposta immunitaria e nel favorire processi rigenerativi e antinfiammatori.

Allo stesso tempo, cresce l’interesse per l’idrogeno solforato (H₂S), un gas naturalmente presente in molte sorgenti termali. Un tempo considerato tossico, oggi è riconosciuto come una molecola essenziale, capace di influenzare numerose funzioni cellulari. A basse concentrazioni, l’H₂S sostiene le difese antiossidanti, la funzione mitocondriale e ha un effetto mucolitico, mentre un eccesso può risultare dannoso. Le acque termali solfuree, grazie al loro contenuto naturale di H₂S, si sono dimostrate utili nel trattamento di disturbi come rinite allergica, sinusite cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), offrendo un approccio integrativo e non farmacologico alla salute respiratoria.

 

Dalle terme al futuro della medicina

Oggi la balneoterapia non è più vista solo come un momento di relax o un trattamento tradizionale: si sta affermando come una vera e propria risorsa terapeutica, capace di affiancare la medicina convenzionale.

Il cammino verso un’integrazione completa nei percorsi di cura e prevenzione è ancora in corso, ma le evidenze scientifiche disponibili indicano chiaramente che la salute può nascere anche dall’acqua ("salus per aquam"), un concetto antico, che la scienza moderna sta finalmente riscoprendo.

 

Dott. Michele Antonelli

 

Riferimento bibliografico

Fioravanti, A., Antonelli, M., & Vitale, M. (2024). Advances in modern Balneology: new evidence-based indications from recent studies. International Journal of Biometeorology, 1-6. https://doi.org/10.1007/s00484-024-02749-8 

The Baths at Caracalla (1899) by Lawrence Alma-Tadema

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