Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha iniziato a confermare ciò che molti di noi hanno sempre percepito in modo intuitivo: trascorrere del tempo immersi nella natura fa bene, sia alla mente che al corpo. 

Il bagno di foresta, o shinrin yoku in giapponese, è una pratica che invita a camminare lentamente tra gli alberi, respirando profondamente l’aria pulita e lasciandosi avvolgere dai suoni, dai profumi e dai colori del bosco. Diffusasi in Giappone già dagli anni Ottanta, questa disciplina è considerata una vera e propria arte del benessere, in cui la leggerezza del movimento si unisce a un’esperienza contemplativa e sensoriale di connessione con l’ambiente naturale

Numerosi studi hanno evidenziato come il contatto prolungato con certi ambienti forestali possa avere effetti positivi misurabili sul nostro organismo: la riduzione dei livelli di stress e di ansia, il miglioramento dell’umore e del sonno, nonché il rafforzamento del sistema immunitario (Antonelli et al., 2022).

Ma in che modo, esattamente, un ambiente forestale può influenzare la nostra salute psicofisica?

 

Come gruppo di ricerca, abbiamo affrontato questa domanda da due prospettive complementari:

  1. Da un lato, analizzando gli effetti generali del bagno di foresta sui livelli di cortisolo, un ormone dello stress.
  2. Dall’altro, indagando il ruolo delle sostanze aromatiche emesse dalle piante, in particolare i monoterpeni, sul benessere psicologico e sui sintomi d’ansia.

 

Il bagno nella foresta riduce i livelli di cortisolo

Nel nostro studio pubblicato sull’International Journal of Biometeorology (Antonelli, Barbieri, Donelli, 2019), abbiamo condotto una revisione di 22 studi clinici dedicati ai bagni di foresta, per valutare gli effetti di questa pratica sui livelli di cortisolo salivare o sierico.

Dai dati aggregati è emerso che trascorrere del tempo in un ambiente forestale abbassa significativamente i livelli di cortisolo, sia rispetto all’ambiente urbano sia rispetto ai valori basali.

La meta-analisi ha mostrato che:

  • Prima dell’intervento, i partecipanti che si trovavano in ambiente forestale presentavano già livelli leggermente più bassi di cortisolo rispetto ai gruppi urbani (differenza media: -0.08 μg/dl, p < 0.01).
  • Dopo l’esperienza nella foresta, la differenza veniva comunque confermata in modo significativo (-0.05 μg/dl, p < 0.01).

In sintesi, il contatto con la foresta si associa a una riduzione misurabile dei livelli di stress fisiologico: è importante sottolineare che parte di questo effetto potrebbe essere dovuto anche alle aspettative positive che le persone nutrono verso la natura e il relax. In altre parole, una componente "placebo" può contribuire al beneficio percepito. Tuttavia, questo non ne sminuisce il valore: anzi, dimostra come la connessione emotiva con l’ambiente naturale possa attivare risposte psicofisiologiche favorevoli, con potenziali implicazioni per la prevenzione degli effetti dello stress cronico.

 

I monoterpeni: il "respiro" terapeutico delle piante

Più recentemente, abbiamo voluto approfondire quali fattori ambientali del bosco potessero contribuire a questi effetti benefici.

Nello studio pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health (Donelli et al., 2023), abbiamo analizzato 505 partecipanti coinvolti in 39 sessioni strutturate di terapia forestale in Italia. Durante ogni sessione sono state misurate le concentrazioni di monoterpeni presenti nell’aria (composti organici volatili naturali, responsabili dei profumi balsamici di pini, abeti ed altre piante). I partecipanti hanno compilato il questionario STAI-State, che misura i sintomi d’ansia, prima e dopo ogni sessione. Utilizzando un'analisi statistica dedicata, abbiamo confrontato gli effetti di un’esposizione alta versus bassa ai monoterpeni.

I risultati hanno mostrato che una maggiore concentrazione di monoterpeni nell’aria era associata a una riduzione media di 1.28 punti STAI-S (p < 0.05). In altre parole, respirare l’aria del bosco "ricca" di sostanze aromatiche naturali riduce in modo significativo i livelli di ansia acuta.

 

Il potere sinergico della natura

Le due ricerche, pur con approcci differenti (una meta-analitica, l’altra osservazionale sul campo) convergono su un punto chiave: la foresta agisce come un ambiente terapeutico complesso, capace di influire sia sui marcatori biologici dello stress sia sullo stato emotivo. Alla luce di questi risultati, i bagni di foresta non appaiono come una semplice moda, ma come una pratica utile con potenziali applicazioni nella promozione del benessere psicofisico delle persone. Trascorrere del tempo nei boschi (respirando lentamente, ascoltando, osservando) non è solo piacevole: può rappresentare una strategia preventiva contro stress, ansia e sovraccarico psicologico.

Consigli pratici

Avvicinarsi ai bagni di foresta è semplice e non richiede particolari preparazioni o attrezzature. Ecco alcuni suggerimenti per vivere al meglio questa esperienza di immersione nella natura:

  • Scegli il luogo giusto

Prediligi una foresta o un’area verde con aria pulita, buona presenza di alberi e un’atmosfera tranquilla. Le foreste più adatte sono quelle ricche di vegetazione e di terpeni, le sostanze aromatiche rilasciate dalle piante, ma in realtà qualunque parco o bosco silenzioso, lontano dal traffico e dallo smog, può offrire benefici simili.

  • Dedica il tempo necessario

Non trasformare la passeggiata in un’attività sportiva: il bagno di foresta è un esercizio di lentezza. Concediti almeno un’ora, meglio se alcune (anche 3-4 h), per camminare con calma, facendo attenzione ai movimenti e al ritmo del respiro. Ogni passo dovrebbe diventare un’occasione per restare nel momento presente.

  • Scollegati e ascolta

Metti il telefono in modalità silenziosa o lascialo nello zaino. Al suo posto, sintonizzati con l’ambiente: ascolta il fruscio del vento tra le foglie, osserva i giochi di luce, percepisci gli odori della terra e della vegetazione.

  • Respira la foresta

Fermati ogni tanto, inspira lentamente dal naso ed espira dalla bocca. Lascia che l’aria fresca e profumata riempia i polmoni: stai assorbendo le stesse molecole aromatiche che le piante rilasciano per comunicare e difendersi, note per i loro effetti calmanti e antistress.

  • Coinvolgi i sensi

Avvicinati agli alberi, accarezza la corteccia, osserva le trame delle foglie, ascolta i suoni più sottili. Lascia che la natura ti circondi e ti inviti a rallentare.

 

Il bagno di foresta può essere praticato in modi diversi, a seconda delle preferenze personali. 

Viverlo in solitudine permette una connessione profonda e silenziosa con l’ambiente, ideale per la riflessione e la meditazione (forest bathing). In compagnia, invece, si condividono emozioni e si rafforzano i legami sociali, scambiandosi impressioni e prospettive.

Un’esperienza guidata da un esperto (forest therapy) può aggiungere un ulteriore livello di consapevolezza: la guida può adattare l'esperienza alle esigenze dei partecipanti, proporre esercizi di respirazione, tecniche di mindfulness, spiegare curiosità su flora e fauna locali e condurre la sessione in sicurezza, considerando le specifiche caratteristiche del gruppo.

In qualunque forma venga vissuto, il bagno di foresta è un invito a rallentare, respirare e riconnettersi: ogni persona può trovare il proprio modo di entrare in sintonia con la natura e di sperimentare i suoi effetti rigeneranti sul corpo e sulla mente. Ripetere questa esperienza almeno una volta al mese può aiutare a mantenere i benefici dei bagni di foresta per tutto l’anno.

 

Approfondimenti divulgativi

 

Podcast "Terapia forestale: il punto di vista medico - Intervista a Michele Antonelli"

https://www.youtube.com/watch?v=sVKBFIhPepo 

 

Riferimenti bibliografici

Antonelli, M., Barbieri, G., & Donelli, D. (2019). Effects of forest bathing (shinrin-yoku) on levels of cortisol as a stress biomarker: A systematic review and meta-analysis. International Journal of Biometeorology, 63(8), 1117–1134. https://doi.org/10.1007/s00484-019-01717-x 

Antonelli, M., Donelli, D., Carlone, L., Maggini, V., Firenzuoli, F., & Bedeschi, E. (2022). Effects of forest bathing (shinrin-yoku) on individual well-being: An umbrella review. International Journal of Environmental Health Research, 32(8), 1842–1867. https://doi.org/10.1080/09603123.2021.1919293 

Donelli, D., Meneguzzo, F., Antonelli, M., et al. (2023). Effects of plant-emitted monoterpenes on anxiety symptoms: A propensity-matched observational cohort study. International Journal of Environmental Research and Public Health, 20(4), 2773. https://doi.org/10.3390/ijerph20042773 

Crea il tuo sito web con Webador