C’è un profumo che tutti riconosciamo: quello della lavanda. Evoca calma, equilibrio, estate. Ma dietro quell’aroma familiare si nasconde qualcosa di più profondo, un potenziale terapeutico che la scienza sta imparando a comprendere.

 

Nel 2019, abbiamo pubblicato su Phytomedicine una meta-analisi dedicata proprio a questo: capire se la lavanda possa davvero ridurre l’ansia. Abbiamo analizzato decine di studi e diverse modalità di utilizzo: inalazione, capsule, massaggi con olio essenziale.

 

Il risultato? In molti casi la lavanda ha effettivamente ridotto i livelli di ansia, soprattutto quando assunta per via orale o usata in aromaterapia. Certo, gli studi esistenti nel settore sono abbastanza eterogenei, ma il messaggio è chiaro: tra natura e neuroscienze, esiste un punto d’incontro concreto.

 

Alcuni dati interessanti:

  • L’inalazione di lavanda ha mostrato un effetto significativo nel ridurre la sintomatologia ansiosa, con un effetto di entità significativa ed interessante (Hedges’ g = -0.73).
  • Il trattamento orale con Silexan® (80 mg al giorno per almeno 6 settimane) ha prodotto una riduzione significativa dei punteggi su scale psicometriche di ansia (Hamilton e Zung).
  • Il massaggio con olio di lavanda ha avuto un impatto positivo, ma i dati non consentono di distinguere quanto l’effetto dipenda dall’olio rispetto al beneficio del contatto fisico e del rilassamento stesso (abbiamo approfondito questo argomento in un altro articolo scientifico).

 

Forse la lavanda non è solo un profumo che rilassa. È un linguaggio sottile tra il corpo e la mente: un promemoria che la calma può nascere anche da un respiro profondo e da una goccia di natura!

 

Riferimento bibliografico

Donelli, D., Antonelli, M., Bellinazzi, C., Gensini, G. F., & Firenzuoli, F. (2019). Effects of lavender on anxiety: A systematic review and meta-analysis. Phytomedicine, 65, 153099. https://doi.org/10.1016/j.phymed.2019.153099