Astragalus membranaceus (Huangqi): un alleato naturale per la performance sportiva?

Negli ultimi anni, sempre più atleti e preparatori stanno riscoprendo il valore degli adattogeni naturali, sostanze capaci di aumentare la resistenza allo stress fisico e mentale, migliorando la capacità dell’organismo di recuperare energia. Tra questi, l'astragalo (Astragalus membranaceus), conosciuto nella medicina tradizionale cinese come Huangqi, sta attirando un crescente interesse scientifico anche in ambito sportivo.

In una revisione sistematica della letteratura scientifica pubblicata su Encyclopedia MDPI (Antonelli M., Donelli D., 2024), i risultati di 11 studi clinici che hanno valutato l’efficacia dell’astragalo come integratore per la performance fisica sono stati analizzati. L’obiettivo era chiaro: capire se questo rimedio tradizionale potesse davvero offrire benefici misurabili nello sport contemporaneo.

 

Un’antica radice, una nuova prospettiva

L’astragalo è una pianta utilizzata da secoli per "rafforzare il Qi", cioè l’energia vitale. Dal punto di vista biochimico, deve i suoi effetti a composti attivi come astragalosidi, flavonoidi e polisaccaridi, noti per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunomodulanti. Nel contesto sportivo, questi meccanismi si traducono in una maggiore resilienza allo stress fisiologico, una riduzione della fatica e una stimolazione del sistema immunitario dopo sforzi intensi.

 

Cosa dicono gli studi?

La revisione ha incluso studi condotti su sportivi di discipline diverse: arti marziali, corsa, canottaggio, escursionismo, basket e allenamento aerobico o di forza. Nella maggior parte dei casi, l’astragalo veniva assunto come estratto secco (da 1 a 4 grammi al giorno) per alcune settimane.

I risultati più consistenti riguardano:

  • Miglioramento della performance aerobica, con aumento della capacità di resistenza e del consumo massimo di ossigeno (VO₂max).
  • Riduzione dello stress ossidativo e miglior recupero muscolare.
  • Rafforzamento delle difese immunitarie dopo l’esercizio fisico, con incremento dell’attività delle cellule NK e migliori parametri linfocitari (IL-2, CD4+/CD8+ ratio).
  • Migliore adattamento all’altitudine e risposta fisiologica più efficiente in condizioni di ipossia.

È interessante notare che non sono stati rilevati effetti significativi sull’aumento della forza muscolare: l’efficacia dell’astragalo sembra dunque concentrarsi soprattutto sulla resistenza aerobica e la capacità di recupero, più che sulla potenza pura.

 

Sicurezza e tollerabilità

Uno dei dati più confortanti emersi dalla revisione è la totale assenza di effetti collaterali significativi. Gli estratti di astragalo sono risultati ben tollerato in tutti gli studi esaminati, rendendolo un fitocomplesso interessante anche per protocolli di integrazione a medio termine. Ovviamente, come per qualsiasi rimedio fitoterapico, è raccomandata una supervisione medica, soprattutto se si soffre di patologie o si assumono farmaci.

 

Oltre l’integrazione: una visione sistemica

Questa ricerca suggerisce che l’Astragalus membranaceus può diventare un alleato interessante per chi cerca un approccio naturale alla performance, capace di integrare - non sostituire - allenamento, alimentazione e recupero. In un’epoca in cui lo sport tende spesso all’eccesso di stimoli e stress, un rimedio come Huangqi rappresenta una via di equilibrio: un modo per sostenere il corpo nella sua fisiologia naturale, senza forzarlo.

 

Riferimento bibliografico

Antonelli M., Donelli D. (2024). Astragalus membranaceus (Huangqi) Supplementation in Sports Training: A Systematic Review. Encyclopedia, 4(1), 158–170. https://doi.org/10.3390/encyclopedia4010014 

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